I tumori non sono fato. E la genetica non è una condanna.
Quando si parla di cancro, il pensiero comune è ancora spesso intriso di fatalismo: «Era destino», «Ce l’aveva anche la madre», «Non ci si può fare niente».
Ma oggi la scienza dice un’altra cosa.
La genetica conta meno di quanto si pensi.
I dati più recenti indicano che solo il 5-10% dei tumori è causato da mutazioni ereditarie, mentre il 90-95% è legato a fattori ambientali e comportamentali, tra cui alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol, inquinamento e stress cronico.
Anche quando esiste una predisposizione genetica, l’espressione di quei geni può essere profondamente influenzata dallo stile di vita. In altre parole, i geni non determinano da soli il nostro destino: possono essere regolati, attivati o silenziati attraverso l’alimentazione, il movimento, la qualità del sonno e la gestione dello stress.
Questo significa che abbiamo un margine d’azione molto più ampio di quanto ci è stato fatto credere.
Non siamo vittime passive del nostro DNA. Siamo co-creatori attivi della nostra salute.
Una dieta ricca di alimenti vegetali integrali, fibre, antiossidanti, fitocomposti e priva di alimenti ultra-processati, zuccheri raffinati, carni lavorate e grassi saturi può contribuire a prevenire molti tipi di tumore.
Lo conferma anche il lavoro di importanti centri internazionali di ricerca: circa un terzo dei tumori potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano.
Inoltre, oggi sappiamo che l’alimentazione incide sull’ambiente metabolico e infiammatorio in cui le cellule vivono: ridurre l’infiammazione sistemica e lo stress ossidativo significa intervenire sul terreno biologico dove spesso il tumore si sviluppa.
Non possiamo controllare tutto. Ma possiamo scegliere, ogni giorno, cosa mettere nel piatto.
E questa scelta fa la differenza.
Per chi desidera approfondire, sono disponibili su richiesta le fonti scientifiche di riferimento.